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La Salento Racing: eccellenza motoristica salentina
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La Salento Racing: eccellenza motoristica salentina
– di Marco Mastroleo – –
Il termine rookie è diventato ormai ricorrente nel macrocosmo del vocabolario sportivo. Derivato probabilmente dal sostantivo recruit (recluta), si è imposto nei contesti sportivi per indicare un atleta al suo esordio assoluto in una competizione.
Il vocabolario della Cambridge lo definisce come «someone who has only recently started doing a job or activity and does not have much experience».
Ai nastri di partenza della nuova stagione di Formula 1 tanti team hanno cambiato completamente la propria strategia di ingaggio dei piloti, annunciando di voler puntare su un giovane di prospettiva: la Red Bull Racing ha puntato sul neozelandese Liam Lawson (classe 2002) e sul franco-algerino Isack Hadjar (classe 2004) per la Racing Bulls, la loro formazione satellite; Flavio Briatore, Executive Advisor dell’Alpine ha ingaggiato l’australiano Jack Doohan (2003) come spalla del più esperto Pierre Gasly; alla Sauber, in attesa di essere acquisita dall’Audi, è andato il campione in carica della Formula 2, il brasiliano Gabriel Bortoleto Oliveira (2004); alla nuova stella dell’Academy Ferrari Oliver Bearman (2005) è stato offerto il sedile di secondo pilota della Haas, mentre sul bolognese Andrea Kimi Antonelli (2006) è ricaduta la scelta di Toto Wolff e dell’universo Mercedes per sostituire Lewis Hamilton.
Per energia, innovazione e spettacolo questa nuova generazione di giovani piloti può essere un valore aggiunto per tutto il movimento della F1. In generale, puntare sulla Next Gen può contribuire alla crescita di numerosi team minori.
Un team, eccellenza dei nostri territori, che punta su giovani entusiasti ed ambiziosi è la Salento Racing Team, la scuderia automobilistica dell’Università del Salento, nata nel 2005 con lo scopo di permettere ai propri studenti, in particolari agli iscritti alla Facoltà d’Ingegneria, di mettersi alla prova nella progettazione e realizzazione di due tipologie di monoposto da corsa, una con motore a combustione interna ed un’altra a propulsione elettrica.
Il compito di dirigere i lavori è affidato ad un Direttivo – composto da due Technical Leader, un team leader e il Presidente Daniele Longo – sotto la supervisione del Faculty Advisor, il professor Antonio Carlucci, specializzato in Ingegneria Meccanica. A loro volta il Direttivo gestisce una serie di gruppi di lavoro, uno per ogni principale settore del processo di creazione e gestione di una monoposto, formati da giovani ed appassionati studenti sotto lo sguardo attento dei Group leaders in un contesto di collaborazione e professionalità.
Attualmente la monoposto a propulsione elettrica è in fase di realizzazione ed assemblaggio, mentre quella a combustione interna è in fase di progettazione, con un confronto serrato tra i vari dipartimenti per quanto riguarda la potenzialità, il design, e la conformità con i regolamenti. Supportano tecnologicamente il lavoro della scuderia alcuni software di simulazioni che ricreano situazioni di gara, difficoltà (come crash-test) ed altri aspetti da ottimizzare; limitato per ora è, invece, il ricorso all’Intelligenza Artificiale.
Il mondo della Salento Racing combacia col mondo delle competizioni di formula sul lato economico – seppur in maniera assai minori anche i piccoli teams devono sia fronteggiare alti costi di gestione e di manutenzione della monoposto sia ricercare uno o più sponsor – ma non dal lato agonistico: le gare a cui partecipa non sono le classiche gare di velocità, ma gare di Formula SAE, la F1 degli universitari, in cui le varie scuderie degli atenei si cimentano in diverse prove di estetica ed efficienza ingegneristica come l’endurance, rain-test e prove di accelerazione.
L’Università del Salento svolge un ruolo importante nella promozione, nello sviluppo e nella crescita del Team: oltre a supportarlo e a incoraggiarlo, l’ateneo fornisce attrezzature, spazi di lavoro adeguati, una percentuale di copertura economica ed il sostegno incondizionato dei docenti e delle istituzioni; d’altra parte la scuderia partecipa in rappresentanza dell’Università a diverse iniziative di orientamento e sostegno allo studio.
I dirigenti si aspettano nel prossimo futuro di completare la creazione delle due monoposto, testarle e iscriverle alle gare (l’elettrica sarà in gara già a settembre, quella a combustione entro la fine del 2025), superando anche eventuali imprevisti e criticità, e auspicano di crescere sia per quanto riguarda il numero dei membri, sia per nuove competenze e conoscenze tecniche, sia per quanto riguarda i risultati nella formula studentesca, portando prestigio al proprio ateneo che ha dato ad una platea sempre più giovane di studenti l’occasione di vivere una esperienza simile al paddock e ai box della F1.
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