Anche a Tutino si vede la Luna.

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Anche a Tutino si vede la Luna.

di Serena Laporta –

Finalmente abbiamo una risposta alle domande sul senso dell’esistenza umana e dell’universo che attanagliavano il giovane Leopardi: 
Che fai tu, luna, in ciel? dimmi, che fai…  Il pastore errante saprà che la Luna è rimasta per 4,46 miliardi di anni di anni appesa alla Terra (dati Inaf) finché,  da qua giù,  qualcuno ha deciso di allungare una mano e farla propria.

Il prossimo 9 febbraio la Lonestar Data Holdings, con sede in Florida, azienda che offre servizi di archiviazione sicura di dati,  installerà il primo Data Center sulla Luna. La Freedom, questo il nome della centrale, verrà  lanciata con un razzo  Falcon della Space X  e una volta installata sarà alimentata totalmente da energia solare.

Questa centrale  dovrà conservare dati critici, sensibili, imperdibili su dischi a  stato solido che si raffreddano autonomamente, cioè non avranno bisogno di ventole di raffreddamento notoriamente energivore. Tutto  bello, tutto ecologico e sicuro. In seguito, quando tutta l’infrastruttura del data center e dei parchi solari saranno   perfettamente installati e funzionanti,  si prevede a partire dal 2027, verranno lanciate  una serie di sonde spaziali appositamente costruite per l’archiviazione dei dati e rimarranno in orbita lunare, anch’esse autoalimentate, custodi imprendibili di sapere umano.

Ovviamente sono in vendita.

Sui siti  della Lonestar https://www.lonestarlunar.com/   e di SpaceX www.spacex.com/vehicles/falcon-heavy/   vi  sono dei fantastici e impressionanti video che illustrano questa straordinaria impresa umana.   Al di là dei molteplici quesiti, economici, ambientali, politici, etici, che possano sorgere in merito a questa  pietra miliare nella storia dell’umanità,   noi  guardando il cielo,  da qualunque parte del mondo, dalla cima dell’Everest, dalle Tonga, da Tutino,  guarderemo la Luna e vedremo l’uscita di scena della grande Musa, l’ispiratrice di indimenticabili notturni, di dipinti evocativi,  simbolo di  malinconia cambiamento romanticismo.
La Luna era di tutti e ognuno poteva vederci quello che l’animo chiedeva. Ora cala il sipario.

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Redazione

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